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Allarme sicurezza: sofisticata campagna di phishing colpisce l'Italia

Un'analisi approfondita svela le tecniche avanzate di un attacco informatico legato a entità iraniane, mettendo in allarme le imprese italiane

In Italia, una raffinata campagna di phishing, con possibili origini iraniane, mira a imprese mediante email ingannevoli che conducono a un link dannoso. Tecniche avanzate come XSS Persistente sono usate per rubare dati personali, suggerendo cautela e aggiornamenti di sicurezza.

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In Italia si è registrata una notevole attività malevola attraverso una campagna di phishing di particolare raffinatezza, riconducibile a presunte origini iraniane. Questo attacco, mirato principalmente a imprese locali, utilizza tecniche sofisticate per eludere i comuni sistemi di sicurezza. Gli esperti del team Red Hot Cyber, tra cui figurano professionisti desiderosi di mantenere l'anonimato, nonché il noto penetration tester Davide Cavallini, hanno esaminato gli elementi distintivi di questa campagna. Email apparentemente innocue, ma redatte con un italiano impeccabile, nascondono in realtà un link dannoso che, mascherato da urgente necessità, porta le vittime a cliccare involontariamente.

L'analisi tecnica rivela la trappola

Approfondendo l'indagine, i tecnici allertati da un anomalo reindirizzamento attraverso JavaScript, hanno scoperto l'utilizzo di una tecnica di phishing avanzata, identificata come XSS Persistente. Il bersaglio di questa manipolazione era un documento falsificato, simulante un ordine protetto da password. Questo ingegnoso stratagemma sfrutta specificamente una vulnerabilità notificata come CVE-2023-6000 nel plugin Popup Builder. I dati personali inseriti venivano inconsapevolmente inviati a un server WordPress in Iran, evidenziando la potenziale implicazione di attori iraniani nell'orchestrazione dell'attacco.

Protezione dai pericoli online: consigli pratici

Di fronte a tali minacce, è fondamentale adottare misure preventive per salvaguardare la propria sicurezza online. Per gli utenti finali, si raccomanda una costante formazione al fine di distinguere email e collegamenti sospetti. Inoltre, l'uso di soluzioni antivirus e antimalware aggiornate si rivela cruciale. Per quanto riguarda i proprietari di siti web, è imprescindibile mantenere aggiornati i sistemi, compresi plugin e librerie, per prevenire eventuali exploit derivanti da vulnerabilità note.

Potenziale coinvolgimento dell'APT MuddyWater

A seguito dell'analisi condivisa e grazie alla collaborazione nel settore della sicurezza informatica, sorge il sospetto che dietro questa campagna di phishing possa celarsi MuddyWater, un noto gruppo APT iraniano. Questa entità, attiva dal 2017, è famosa per il suo impegno nel cyberspionaggio e ha già dimostrato un interesse verso obiettivi situati non solo nel Medio Oriente ma anche in altre regioni. Sarà di primaria importanza continuare a monitorare lo sviluppo di tale campagna ed eventualmente adottare nuove misure di difesa per fronteggiare queste minacce sempre più sofisticate.

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03/30/2024 14:18

Marco Verro

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