Sanzioni internazionali per spionaggio digitale legato alla Cina
Misure punitive contro il cyber-spionaggio: entità e individui cinesi nel mirino di USA e UK
Gli USA e il Regno Unito hanno sanzionato un'entità cinese e 2 cittadini per spionaggio informatico contro critici e infrastrutture. Accusati di legami con il governo cinese, hanno mirato a politici e processi elettorali. La Cina nega e chiede prove concreti.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno imposto sanzioni su un'entità aziendale cinese e su 2 cittadini, accusati di partecipare a una complessa operazione di spionaggio informatico che ha preso di mira milioni di individui, inclusi politici, elettori e critiche di spicco del governo di Pechino. Le misure punitive, annunciate lunedì, collegano queste attività nocive direttamente alle operazioni di intelligence gestite dal governo cinese. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha specificatamente nominato la Wuhan Xiaoruizhi Science and Technology Company Ltd come facciata utilizzata dal Ministero della Sicurezza dello Stato cinese per eseguire diverse operazioni cibernetiche nocive.
Dettagli sull'operazione informatica e individuazioni specifiche
Nell'ambito delle sanzioni, sono stati nominati Zhao Guangzong e Ni Gaobin, entrambi affiliati all'azienda di Wuhan, accusati di lanciare attacchi informatici contro settori infrastrutturali critici come difesa, aerospazio ed energia. La stessa giornata ha visto anche il Dipartimento di Giustizia degli USA accusare Zhao, Ni e altri 5 hacker di cospirazione per commettere intrusioni informatiche e frode fiscale, rivelando che facevano parte di una lunga operazione cibernetica di 14 anni rivolta contro critici, imprese e funzionari politici sia negli USA che all'estero.
Impatto sui processi elettorali e risposta del Regno Unito
Le autorità britanniche, pur non nominando specificamente l'entità aziendale e i 2 individui sanzionati, hanno confermato il coinvolgimento dei soggetti in operazioni con il gruppo APT31, noto per aver preso di mira le campagne presidenziali statunitensi e i sistemi informativi del parlamento finlandese. Inoltre, nel 2021, hacker affiliati al governo cinese hanno condotto attività di ricognizione contro critici nel Parlamento UK, anche se i tentativi di compromissione dei conti non sono riusciti. La Commissione Elettorale del Regno Unito ha rilevato una violazione del suo sistema nell'ottobre 2022, rivelando che gli attori avevano accesso ai suoi server già dal 2021.
Reazioni e dichiarazioni ufficiali
Il vice primo ministro del Regno Unito, Oliver Dowden, ha annunciato che il governo convocherà l'ambasciatore cinese in seguito alle accuse. In risposta, il Ministero degli Affari Esteri cinese ha invitato i governi a basare le loro affermazioni su prove concrete piuttosto che diffamare senza basi fattuali, sottolineando che le questioni di cybersecurity non dovrebbero essere politicizzate. “Ci auguriamo che tutte le parti cessino di diffondere informazioni false, adottino un atteggiamento responsabile e lavorino insieme per mantenere la pace e la sicurezza nel cyberspazio”, ha aggiunto il portavoce del ministero Lin Jian.
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Marco Verro