Il Parlamento UE sollecita regole più strette per il cloud e l'AI
Sviluppi normativi del DMA: focus su servizi cloud e intelligenza artificiale
Il panorama normativo del Digital Markets Act (DMA) potrebbe presto espandersi, includendo servizi cloud e intelligenza artificiale (AI). Lo riporta il recente documento approvato dall'ECON, la Commissione per gli Affari economici del Parlamento europeo, che ha mostrato un particolare interesse nel garantire una concorrenza equa riguardo a questi settori tecnologici. La Commissione è stata invitata a valutare l'efficacia delle soluzioni di conformità dei gatekeeper, osservando l'importanza di includere i provider di servizi cloud nell'elenco delle entità regolate, alla luce del loro dominio di mercato nell'UE.
Regolamentazione antitrust e lotta ai cartelli digitali
Un segmento significativo del report redatto si concentra sull'antitrust, richiamando l'adozione di misure interlocutorie più stringenti, specie nei mercati digitali ad alta dinamicità. Vi è la pressione per accelerare le procedure antitrust e fissare scadenze per risoluzioni rapide, come evidenziato dal caso pendente di Spotify contro Apple dal 2019, dove, nonostante l'intervento della Commissione, non vi sono stati avanzamenti concreti in termini di restrizioni imposte ai developer di app.
Inquadramento dei gatekeeper e il futuro dell'AI
L'ECON ha mostrato preoccupazione per il potenziale abuso di posizione dominante nel settore AI da parte dei gatekeeper, suggerendo una market investigation per comprendere meglio il landscape tecnologico attuale, ancora non contemplato dal DMA. L'evoluzione dell'AI, soprattutto se integrata in strumenti come i motori di ricerca, potrebbe rafforzare ulteriormente l'influenza di taluni soggetti nel mercato dei servizi digitali.
Indagini in corso e la necessità di maggiore collaborazione
La commissione saluta l'avvio di indagini su possibili pratiche anticoncorrenziali, tra cui quella relativa all'integrazione di Microsoft Teams. Inoltre, emerge l'invito a un esame critico delle concessioni proposte da Microsoft, al fine di tutelare l'interoperabilità e le pratiche tariffarie eque. Si invoca un maggior coordinamento tra le autorità di contrasto per risolvere efficacemente le problematiche relative ai gatekeeper, facendo leva su precedenti decisioni antitrust che non hanno ancora generato cambiamenti di comportamenti concreti.
Seguici su Twitter per altre pillole come questa06/12/2023 10:35
Marco Verro