Burnout tra gli specialisti della sicurezza informatica: un problema crescente
Studio Bitdefender: impatto del burnout sul personale e le sfide emergenti in sicurezza informatica
Un sondaggio di Bitdefender rivela che oltre il 70% dei professionisti della sicurezza informatica lavora nei fine settimana, causando burnout e insoddisfazione. Le principali minacce sono phishing, vulnerabilità software e ransomware. Le organizzazioni investono in sicurezza ma soluzioni attuali non sono adeguate.
Secondo un nuovo studio condotto da Bitdefender, il burnout è diventato una minaccia seria per i professionisti della sicurezza informatica. Oltre il 70% degli intervistati ha riferito di dover spesso lavorare nei fine settimana per risolvere problemi critici nelle proprie organizzazioni. Questo carico di lavoro pesante si traduce in una diffusa insoddisfazione lavorativa, con il 64% dei 1.200 professionisti intervistati che ha manifestato l'intenzione di cercare un nuovo impiego entro i prossimi 12 mesi. La situazione è particolarmente critica nel Regno Unito, dove l'81% dei professionisti lavora regolarmente nei fine settimana e il 71% si dice pronto a cercare nuove opportunità lavorative. In Germania, il 77,1% lavora nei fine settimana e il 76,6% sta pensando di cambiare lavoro. Negli Stati Uniti, circa il 70% degli specialisti lavora nei fine settimana e il 62,2% prevede di cambiare impiego.
Minacce alla sicurezza e l'impatto dell'IA
Le competenze in sicurezza informatica restano essenziali, nonostante i tagli ai team dedicati. Il rapporto evidenzia che il 57% delle organizzazioni ha subito una violazione dei dati nell'ultimo anno, con un incremento del 6% rispetto all'anno precedente. Le principali minacce identificate dagli intervistati sono il phishing e l'ingegneria sociale (33%), le vulnerabilità del software e le violazioni zero-day (32,2%) e il ransomware (29,3%). Inoltre, il 96% degli esperti ha espresso preoccupazione per come l'intelligenza artificiale potrebbe influenzare il panorama delle minacce informatiche, aumentando la complessità delle sfide da affrontare.
Le sfide dei servizi cloud
Il rapporto di Bitdefender mette in luce anche le difficoltà legate ai servizi cloud. Il 43,6% degli intervistati ha citato le violazioni dei dati come una delle principali preoccupazioni, seguite dagli accessi non autorizzati ai servizi cloud (42,7%) e dall'errata configurazione dello storage (42,2%). Tra le maggiori difficoltà nella gestione del cloud emergono la gestione delle identità e degli accessi (38,7%), il mantenimento della sicurezza del cloud (38%) e lo shadow IT (35,9%). Nonostante queste preoccupazioni, il 94% degli intervistati ha fiducia nella capacità della propria organizzazione di contrastare minacce come ransomware, phishing e vulnerabilità zero-day.
Investimenti e soluzioni di sicurezza
È chiaro che le organizzazioni sono consapevoli dell'importanza della sicurezza informatica e sono disposte a investire. Tuttavia, il 71% degli intervistati ritiene che le soluzioni di sicurezza attuali non siano all'altezza delle aspettative, un aumento significativo rispetto al 54% dell'anno precedente. In maniera incoraggiante, il 93% dei professionisti prevede un aumento degli investimenti in misure di sicurezza proattive come valutazioni del rischio, test di penetrazione ed esercizi di simulazione di attacchi. Per poter mantenere una forza lavoro qualificata e garantire una protezione efficace, le aziende devono rivedere la gestione dei carichi di lavoro, migliorare le condizioni lavorative e implementare continuamente soluzioni di sicurezza innovative e proattive.
Follow us on Facebook for more pills like this06/15/2024 08:12
Marco Verro