Impatto del ransomware Lockbit sulla pubblica amministrazione: analisi e prospettive
Ripercussioni, modus operandi e risposte: uno sguardo dettagliato sull'attacco a Westpole e PA Digitale
Un'intricata rete di danni si è dipanata nel tessuto della Pubblica Amministrazione (PA) italiana, segnata da un attacco ransomware Lockbit notevolmente distruttivo. Iniziato con l'assalto alla società di servizi cloud Westpole, l'attacco si è propagato alla PA Digitale, incidendo direttamente su oltre mille enti pubblici, includendo 540 municipi. A seguito di tale assalto, i servizi essenziali forniti ai cittadini hanno subito interruzioni significative. Questo episodio, emerso con tutte le sue gravità a distanza di dieci giorni dall'attacco, annuncia un periodo di conseguenze prolungate e complesse per il settore pubblico.
Ripercussioni sui servizi pubblici e data breach
Molti servizi essenziali alla comunità e alla funzionalità interna degli enti pubblici hanno risentito dell'attacco, con alcune municipalità costrette a un riluttante ritorno alle procedure cartacee. L'eterogeneità delle compromissioni si correla alla dipendenza di questi enti dal sistema cloud Urbi di PA Digitale, sostenuto dall'infrastruttura Westpole. Al momento, nonostante le prime dichiarazioni rassicuranti, non è stata confermata l'esfiltrazione di dati, anche se tale asserto resta sospeso alla pubblicazione delle possibili rivendicazioni degli aggressori.
Il modus operandi di Lockbit
Gli aggressori, associati alla consorteria criminale di Lockbit, hanno condotto un attacco all'alba dell'8 dicembre, secondo varie testimonianze istituzionali. Lockbit si configura come un operatore nell'ambito Ransomware as a Service (RaaS), agendo mediante una logica imprenditoriale nella distribuzione del malware. L'operatività di questa entità criminale, delineata come una sorta di impresa di servizi nefasti, comporta sviluppo, manutenzione e locazione di varianti ransomware a collaboratori esterni, in cambio di una rendita economica derivante sia da pagamenti anticipati sia da una percentuale sugli incassi del riscatto.
Reazioni e potenziali sviluppi
PA Digitale ha rapidamente iniziato a lavorare sulla creazione di una infrastruttura sostitutiva per attutire e gestire la crisi nata dall'attacco. In seguito, i dati sono stati ricaricati da backup affidabili, indicando già alcune riattivazioni parziali dei servizi. L'entità dei danni e l'impatto vero e proprio verranno ad essere meglio compresi solo con la divulgazione delle dichiarazioni da parte degli affiliati a Lockbit. Questo scenario sottolinea la necessità di un rafforzamento della resilienza cybersecurity a livello nazionale, suggerendo che le incursioni tramite attacchi alle supply chain potrebbero diventare una minaccia sempre più pressante nel prossimo futuro.
Seguici su Twitter per altre pillole come questa18/12/2023 19:32
Marco Verro